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L'impatto dell'investigazione Osint

Uno degli errori più grandi che si possono commettere quando si parla del mondo dell’Osint, è quello di pensare che questo tipo di investigazione non possa rappresentare un punto di svolta nelle indagini (qualsiasi esse siano), dato che si parla di fonti aperte al pubblico, e di conseguenza da cui tutti potrebbero estrarre informazioni. Come possono nascondersi dei segreti in uno spazio accessibile a chiunque? Beh, se questo spazio è fatto di terabyte e terabyte di dati, costantemente aggiornati, ci vuole una certa maestria per riuscire a trovarne uno in particolare. O, ancora più complicato, per riuscire a creare una pista investigativa fatta di prove concrete. In sintesi, l’impatto a livello sociale e privato che l’Osint può avere, non è da sottovalutare. Di seguito vedremo alcuni episodi in cui questo tipo di investigazione ha avuto degli effetti sconvolgenti. 

Il caso di Paramjeet Kaur

E’ il maggio del 2021, e siamo a Pechino. Le mascherine per il Covid-19 sono ancora obbligatorie per legge, ma per strada c’è una donna che inveisce contro una signora davanti a un supermercato, mentre agita una mascherina e sostiene di essere esonerata dall’obbligo. Qualcuno riprende la scena, e la posta su Internet. A seguito del suo arresto, l’Internet si mobilita utilizzando l’Osint, ed in poche ore tutti i suoi dati personali sono informazioni di dominio pubblico, così come i nomi ed i volti degli impiegati che lavorano per lei. Una mobilitazione impressionante del pubblico, se non fosse che hanno sbagliato persona. Infatti, gli utenti, avevano identificato la donna del video con un’imprenditrice di nome Tuhina Singh, mentre in tribunale salta fuori il nome corretto: Paramjeet Kaur, una fisioterapista. Tuttavia, il danno era già stato fatto: la reputazione di Tuhina, così come quella della sua attività e dei lavoratori, erano state rovinate, e le arrivavano di continuo fiumi di commenti xenofobi e razzisti. 

Dunque, è chiaro come l’Osint abbia un potere impressionante, e anche quanto sia facile farsi sfuggire questo potere di mano.

L’assalto al Campidoglio

Tutti noi ci ricorderemo di quando, il 6 Gennaio 2021, un gruppo di sostenitori di Donald Trump assaltò il Campidoglio di Washington in protesta ai risultati delle elezioni. Una protesta decisamente non pacifica, completa di furti, vandalismo, e 5 vittime. In seguito a questa insurrezione, le forze dell’ordine si appellarono agli utenti di Internet per riuscire a rintracciare i partecipanti, e se non tutti almeno i più volenti. Ed infatti, gli utenti di Twitter, armati di strumenti Osint, identificarono Eric Gavelek Munchel e Larry Rendell Brock. Le loro foto, in cui si vedono armati di fascette di plastica, tirapugni e taser, hanno fatto il giro di Internet, non lasciandogli scampo. Infatti, vennero arrestati poco tempo dopo dall’FBI, con accuse di terrorismo, vandalismo, tentato omicidio e una colorita lista di altri crimini. Cliccate qua per vedere il tweet originale di richiesta d’aiuto postato dal dipartimento di polizia di Washington DC. 

Dall’altra parte, se gli utenti sono riusciti a portare davanti a un giudice due effettivi criminali, ci sono stati casi di errori di identificazione e false accuse anche qua. Ad esempio, qualche utente poco responsabile, accusò un vigile del fuoco di Chicago in pensione, David Quintavalle, di aver ucciso un poliziotto, Brian Sicknick (uno delle 5 vittime), con un estintore. Dato che gli utenti analizzavano foto e video pubblici, qualcuno ha fatto uno screenshot del video dell’attacco, e nel miglioramento della qualità i tratti del viso del vero assassino sono stati leggermente modificati. Tuttavia, la foto fu vista e analizzata da più di 40 mila utenti, e quando arrivarono alla conclusione che il pompiere fosse l’assassino, la sua vita divenne un inferno. Il suo avvocato ha affermato che l’uomo continuava a ricevere chiamate dove lo accusavano di essere un killer, e una pattuglia di polizia dovette iniziare a sorvegliare casa sua giorno e notte. In realtà, Quintavalle stava festeggiando il compleanno di sua moglie il giorno dell’attacco.

 

Insomma, l’Osint è uno dei più grandi metodi di investigazione creati che sfrutta le risorse di Internet nel modo più efficiente possibile, tuttavia è fondamentale tenere sempre a mente che le conseguenze di diffusione di informazioni sbagliate possono scappare al nostro controllo e rivelarsi pericolose per la nostra vita e quella degli altri. Il doxing (diffondere online informazioni private di terzi), è  un’arma pericolosa, e va usata con cautela. Ricordate sempre che dietro qualsiasi pezzo di media che trovate, molto spesso ci sono altre informazioni che vanno approfondite prima di essere buttate in pasto agli utenti della rete. 

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